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giovedì 18 luglio 2013

Disintossicarsi e abbassare colesterolo cattivo con il carciofo


Il carciofo (Cynara scolymus), pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, viene utilizzato non solo a scopo culinario ma anche medicinale.

Mentre in tutta Italia la sagra del carciofo, in qualsiasi luogo si tenga, raduna amanti di questo ortaggio, non tutti sanno che vanta proprietà curative di tutto rispetto, in particolare è utilizzato per il suo potere disintossicante, depurativo e come rimedio naturale contro il colesterolo “cattivo”.

Di lui si utilizzano foglie e radici per regolarizzare le funzioni epatiche, contrastare i calcoli biliari e le ipertrigliceridemie, eliminare le tossine accumulate in seguito a un’alimentazione squilibrata, eccessi alimentari o alcoolici; in particolare il carciofo vanta proprietà depurative, ipeocolesterolemizzanti, coleretiche, protettrici (e curative) del fegato.


martedì 27 marzo 2012

COLESTEROLO: RICETTE SALUTARI

Non è detto che i soggetti che soffrono di colesterolo alto debbano necessariamente seguire una dieta sacrificante, la cosa giusta da fare è seguire un regime alimentare che insegni a mangiare quello ci fa bene e ad evitare ciò che fa male al nostro organismo.  Per esempio i cibi preconfezionati sono ricchi di una elevata quantità di colesterolo LDL, quindi basterà eliminare o ridurre al minino il loro consumo per ottenere degli ottimi risultati.

Alcune ricette salutari:

Fagottini di platessa
  • 12 filetti di platessa
  • 500 gr di pomodorini
  • 1 mazzetto di prezzemolo, aneto ed erba cipollina
  • un po' di brodo vegetale
  • succo di mezzo limone
  • sale e pepe q.b.
  • Olio extravergine d'oliva

Lavare e asciugare i filetti di platessa e cospargervi sopra il succo di limone. Lavare e asciugare le erbe, una volta asciugate sminuzzatele. Disponete su un piano i filetti di platessa e irrorateteli con un mix di olio e sale, infine spargetevi sopra le erbe, una volta terminato il lavoro arrotolate i filetti.

Pulite e lavate i pomodorini, in una padella mettete un po' di olio extravergine d'oliva e un po' di acqua e adagiatevi i pomodorini. Fate cuocere i pomodorini, aggiungendo di volta in volta un po' di brodo vegetale. Una volta cotti i pomodorini conditeli con sale e una spolverata di pepe.

Prendete delle terrine e disponete i fagottini di platessa, anche 2 o 3 per volta, insieme ai pomodorini e infornate il tutto. Il forno è bene accenderlo durante la cottura dei pomodorini, in modo da trovarlo già preriscaldato. Infornate poi per circa 10 minuti a 180°.

Durante le diete è bene prediligere il consumo di verdura; un modo un po' appetitoso di mangiarle può essere questo:

Verdure al forno
  • 800 gr di patate
  • 5 carote
  • 4 zucchine
  • 2 peperoni
  • 2 rametti di prezzemolo
  • 2 rametti di timo
  • 2 rami di cipolotti
  • 1 spicchio di aglio
  • sale e pepe q.b.
  • Semi di sesamo
  • Olio extravergine d'oliva
  • una fetta di tacchino arrosto (150 gr)

Lavare e asciugare il prezzemolo, successivamente sminuzzarlo. Sbucciate e tritate l'aglio. Accendete il forno a 180°.  Lavate tutte le verdure, pelate le patate e disponetele in una teglia da forno. Aggiungete alle patate l'olio extravergine, un po' di sale e mescolate. Fate arrostire le patate al forno, aumentando il forno a 200° e lasciatele cuocere per circa 30 minuti.

Nel frattempo che le patate si arrostiscano, lavate e pulite le carote..tagliatele a pezzetti, e fate la stessa cosa sia per i peperoni che per le zucchine.  Pulire, lavare e tagliate a metà anche i cipolotti. Tagliate a dadini la fetta di tacchino arrosto e aggiungeteli alle patate, dopo circa 15 minuti dalla loro cottura. Successivamente dopo circa 5 minuti aggiungete le carote, il timo e i peperoni.  Una volta cotte le verdure...cospargetevi sopra il sesamo, il sale e il pepe

Buon Appetito
Dott.ssa Francesca Bellando Randone


martedì 28 febbraio 2012

IL COLESTEROLO SI ABBASSA ANCHE A TAVOLA




Il colesterolo è una sostanza simile al grasso, ed è prodotto da una parte dal nostro fegato e l'altra parte viene prodotta grazie agli alimenti che si mangiano.

Esistono due tipi di colesterolo, quello buono (HDL) e quello cattivo (LDL) e quando quest'ultimo raggiunge dei valori troppo elevati può provocare delle ostruzioni, dette “placce aterosclerotiche”, all'interno delle arterie e provocare seri problemi come ischemia, infarto o ictus.

Come scritto sopra, il colesterolo è contenuto anche in diversi alimenti, in alcuni la sua concentrazione è maggiore e in altri è minore:
  • carboidrati e frutta: i valori di colesterolo sono bassissimi
  • proteine: carne, pesce, latticini e derivati ne contengono una quantità media
  • grassi di natura animale ne contengono una quantità molto elevata

Un consiglio: leggere sempre le etichette degli alimenti che si comprano in quanto possono essere presenti grassi aggiunti. Il colesterolo può insorgere sia per una predisposizione ereditaria ma anche a causa di un'alimentazione sbagliata: alimenti ad alto contenuto di colesterolo.

Per tenere sotto controllo i valori del colesterolo innanzitutto basta seguire un regime alimentare corretto dove siano favoriti gli alimenti a basso contenuto di colesterolo, eliminare il consumo di alcol e fumo e svolgere una regolare attività fisica: queste sono le regole fondamentali per chiunque, qualora questo problema si dovesse presentare in un soggetto in sovrappeso, andrà aggiunto un ulteriore consiglio: dimagrire seguendo una dieta dimagrante stilata da un nutrizionista.

Quotidianamente la quantità di colesterolo introdotto non deve superare i 300mg.

Di sotto riporto l'elenco degli alimenti consentiti e degli alimenti non consentiti:

Alimenti consentiti:
  • Carne
  • Pesce
  • Pane, pasta, patate
  • Uova (solo albume)
  • Frutta e verdura
  • Latte e derivati: latte scremato, yogurt magro, formaggi a basso contenuto di colesterolo
  • Oli vegetali

Alimenti non consentiti:
  • Carne: maiale, salumi, frattaglie, salsicce, hot dog, pancetta, lardo
  • Pesce: molluschi
  • Uova: tuorlo
  • Latte e derivati: latte intero, panna, gelati
  • Burro
  • Strutto

Dott.ssa Francesca Bellando Randone

mercoledì 9 novembre 2011

ALLA SCOPERTA DELL'OKARA E DEL LATTE DI SOIA

La soia gialla è un legume che viene molto utilizzato nell'alimentazione vegetariana e vegana. Ha delle indiscutibili proprietà benefiche e soprattutto si presta bene per lavorazioni di prodotto. La soia viene raccommandata nei problemi di ipercolesterolemia e per alcune disfunzioni del sistema ormonale femminile. Dalla soia gialla possiamo ricavare latte di soia, tofu, preparati granulari che sostituiscono la carne, farina di soia e tanti altri prodotti.
Ho consultato diversi siti che trattano ricette a base di soia gialla, ma ho trovato una certa confusione sui tempi di cottura. In particolare, una cosa che mi ha colpito è che molte ricette a base di soia gialla riportano tempi di cottura indicati intorno ai 20 minuti o poco più mentre un sito che mi è parso autorevole riporta:
- Bollitura del composto di soia -
"la soia contiene anti-tripsina che previene l’assimilazione di un aminoacido, la metionina. Solo una lunga cottura permette il mantenimento di questo fattore: la soia dovrebbe essere messa in ammollo per almeno 12 ore, asciugata e  fatta bollire per circa 4 ore di cui la prima abbastanza vivacemente e poi lentamente per le restanti 2-3 ore.

La farina di soia dovrebbe riportare il trattamento termico sulla confezione. Altri prodotti della soia (p.es. tofu, tempeh, latte di soia, salse di soia e miso) sono abbastanza sicuri da usare. La soia può essere germogliata, ma i suoi germogli dovrebbero essere subito sbollentati in acqua per inattivare l’inibitore della tripsina" [ivu.org/italian/trans/vsuk-pulses.html]


Al momento non ho trovato altre indicazioni per fugare i dubbi in merito alla questione pertanto io preferisco la soluzione relativa ad un elevato tempo di cottura. In tal caso se l'acqua utilizzata, nelle dosi consigliate per tempi di cottura di 20 minuti, evaporasse andrà rabboccata.

Cottura nella pentola a pressione: le temperature nella pentola a pressione distruggono sia l’inibitore della tripsina sia l'emoagglutinine. Questo metodo riduce notevolmente i tempi di cottura fino ad un terzo del tempo necessario. Si sconsiglia comunque l'uso di pentola a pressione per cuocere composti frullati di soia poichè le parti solide potrebbero otturare la valvola di sicurezza. 
OKARA

L'okara è il composto di semi di soia che rimane dopo aver fatto in casa il latte di soia o il tofu. L'okara è  ricca di proteine e  si può utilizzare in tantissime maniere. 



Preparazione di LATTE DI SOIA e OKARA

Ricetta con tempi di cottura brevi
  • 250 gr di fagioli di soia secchi 
  • 2,5 lt di acqua.  

- Separazione del latte di soia dall'okara -
Si prendono i fagioli di soia secchi e si lasciano in ammollo per 12-24 ore. 
Successivamente vanno frullati nel mixer con un pò d’acqua calda, in modo da ottenere una crema il più omogenea possibile.
Nel frattempo, l’acqua rimasta va scaldata in una pentola di dimensioni abbondanti. 
Quando l'acqua bolle, si aggiunge la crema di soia e tutto il composto va riportato a bollore a fiamma molto bassa.  Molto probabilmente si formerà schiuma in superficie, che non va eliminata, ma bisogna fare attenzione perchè c'è il rischio che il composto debordi. Senza mai perdere di vista la pentola , si fa bollire per15-20 minuti.  Aiutandosi con uno scolapasta ed un telo pulito si filtra il tutto. La parte solida che rimane nel telo va "munta" cioè premuta e strizzata in modo da estrarre tutto il liquido.

La parte liquida che si ottiene è il latte di soia che può essere dolcificato ed aromatizzato con stecche di vaniglia o altre essenze, tenendolo sul fuoco in una pentola.  Messo in bottiglia si conserva in frigorifero per circa una settimana.

Ricetta con tempi di cottura lunghi 
  • 250 gr di fagioli di soia secchi 
  • 2,5 lt di acqua 
  • 1 pentola con acqua abbondante di rubinetto per la prima fase di cottura

Praticamente si segue il procedimento usato per la ricetta sopra, con la differenza che i fagioli di soia, una volta ammollati per il tempo previsto, vanno lessati per 3-4 ore in una pentola con abbondante acqua. Si utilizzerà poi la soia già bollita come se fosse quella cruda ed ammollata, passandola e bollendola per 20-30 minuti con 2,5 lt d'acqua, seguendo la ricetta sopra.





Alcune considerazioni
Io non ho mai provato a fare il latte di soia con tempi di cottura lunghi; ho sperimentato solo la ricetta con i tempi di cottura brevi. 
I risultati, dal punto di vista del sapore, sono stati buoni. 
L'essenza di vaniglia l'ho aggiunta dopo aver separato l'okara che poi ho usato per fare delle gustose polpettine. 
Il latte di soia l'ho usato per fare della panna vegan e della BUONISSIMA MAIONESE !!



domenica 23 ottobre 2011

Ricetta n° 1 per PANNA VEGAN

 
Di ricette vegane, per fare la panna per dolci, ne ho trovate davvero tante. 

Qui riporto la prima che ho provato e che mi è piaciuta molto, ma che è piuttosto ipercalorica. 

Altre ricette prossimamente ..



RICETTA N°1 - PANNA VEGANA

Ingredienti:

- 1 tazzina da caffè di latte di soia;
- 2 tazzine e un quarto di olio di semi di mais;
- 5 cucchiaini di zucchero (o secondo il gusto, più o meno dolce)
- aromi di vaniglia, o mandorla, ecc..

Procedimento:
Mettete il latte di soia nel frullatore insieme allo zucchero ed agli aromi.
A velocità piuttosto alta, versare pian piano l'olio, nel frullatore che lavorerà fintanto che la panna non si sarà addensata.

Alcune note:
Con meno olio non monta bene, aggiungendo più olio diventa molto compatta.
Si può tentare di calare l’uso di olio, provando ad aggiungere un po’ di lecitina di soia, al latte di soia. Potrebbe sentirsi un po' il sapore.
Qualcuno usa anche l'olio di girasole, ma si avverte di più il retrogusto, rispetto a quello di mais. 

Questa panna non ha colesterolo e può essere molto golosa. Da mangiarne pochissima per l'alto valore calorico e di conseguenza sovrappeso, con il rischio di affaticare il fegato che è l’organo che produce il colesterolo.

Cucina a basso colesterolo: ricette vegan


Anch'io, come molti, ho il problema del colesterolo alto. Per questo motivo, in questo blog spesso e volentieri tratterò questo argomento.

Spunti di notevole interesse, per chi soffre di colesterolo alto, possono essere presi  direttamente dalla cucina vegana. La cucina vegana, per chi non lo sapesse ancora, non è da confondere con quella vegetariana in cui l'alimentazione è costituita da prodotti vegetali, latte e derivati, uova.

Nella cucina vegana si evita ogni tipo di prodotto di derivazione animale, quindi anche le uova, il latte ed i suoi derivati. 

Questo ha determinato la creazione di nuove ricette, che in parte tendono a sostituire gli ingredienti banditi, con altri completamente vegetali. 
Le ricette vegane che ne derivano, anche quando ricche di grassi, hanno sicuramente meno colesterolo. Una manna per chi, vegano non è, ma ha bisogno di abbassare il colesterolo. Non si può quindi che ringraziare.

In particolare risultano interessanti, nella cucina vegana, tutte quelle ricette che vanno a sostituire le uova, il latte, il formaggio, la panna e la maionese. Peraltro spesso con ricette sostitutive davvero golose.

Una sola raccomandazione va fatta, quella di non esagerare con le quantità.

Se è vero che queste ricette sono prive o povere di colesterolo, qualche volta sono però ricche in grassi. Abusare in quantità, pensando che tanto sono cibi che fanno bene, comporterebbe l'aumento di peso ed il sovraffaticamento del fegato, ovvero aumento di colesterolo sicuramente. 
Un fegato grasso ed affaticato è l'altro neo per chi soffre di colesterolo. 
Non dimentichiamoci che gran parte del colesterolo che circola nel nostro sangue è di origine interna e non alimentare.
Questo colesterolo viene prodotto dal fegato, ragion per cui, meglio non maltrattarlo e mantenere il più possibile un peso normale ed un'alimentazione sana.



lunedì 17 ottobre 2011

La scoperta del COLESTEROLO

Michel Chevreul

La  scoperta della natura chimica dei grassi avviene nel 1814 e quella del colesterolo nel 1816, ad opera del  francese Michel Chevreul.  

Nei primi del ‘900 Anitschkow, a San Pietroburgo, provoca delle lesioni aterosclerotiche nei conigli nutrendoli solo di colesterolo. Studi successivi, condotti sulla popolazione,  hanno ampiamente dimostrato come l’IPERCOLESTEROLEMIA, sia uno dei fattori di maggior rischio per l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e l’arteriosclerosi.
 Il colesterolo è una componente del sangue molto importante che serve come elemento costitutivo della membrana delle cellule e rivestimento di mielina dei nervi. 

E’ fondamentale anche nella formazione di Sali biliari vitamina D ed altri ormoni. Il cortisolo, il testosterone, il progesterone e gli estrogeni sono alcuni degli ormoni che derivano dal colesterolo.

Il colesterolo si forma per circa 1/3 dagli alimenti che mangiamo ed in questo caso viene detto COLESTEROLO ESOGENO, mentre per 2/3 viene sintetizzato dal fegato ed in questo caso viene denominato COLESTEROLO ENDOGENO.

Gli organi più ricchi in colesterolo sono il cervello (10%), le ghiandole surrenali (3%) ed in percentuale minore la pelle, la milza, le ovaie ed i globuli rossi.  Il trasporto nel sangue avviene mediante lipoproteine (LDL e LDH).
L’eliminazione avviene prevalentemente attraverso la bile (0,25 gr al giorno), la pelle (0,2 gr al giorno) e l’intestino.

Quando il colesterolo è in eccesso si accumula nel tessuto adiposo, nei lipomi, nei calcoli biliari, nelle placche di aterosclerosi. Queste si formano per il depositarsi di grassi a livello della parete arteriosa e provocano un restringimento od ostruzione dei vasi sanguigni.

venerdì 7 ottobre 2011

Ricette ipocolesterolemiche: FONDUTA DI CECI


Se avete problemi di colesterolo alto ma faticate a rinunciare a qualche ricetta golosa, che di solito contiene elevate quantità di grassi saturi, potete cercare di sostituire la ricetta con una simile ma in versione a basso contenuto di colesterolo. 

Con un po' di fantasia ed adattandosi a nuovi sapori si può !


 In questo articolo presento una ricetta di mia ideazione dove sostituisco la classica fonduta valdostana con la "fonduta di ceci",  mettendo a confronto sapore, aspetto visivo della ricetta ed i parametri calorici e di grasso contenuti.  


FONDUTA VALDOSTANA
La ricetta classica della fonduta valdostana, piatto tipico del nord, è tra le meno grasse tra i vari tipi di fondute, ed ha un medio apporto calorico e valori medi basso in contenuto di grassi.

Ingredienti per 4 persone

La ricetta è abbastanza facile, ma richiede circa 2 ore di
preparazione.
- 1000 gr di Pane di tipo 00
- 400 gr di Fontina
- 280 gr di Latte - di vacca intero
- 30 gr di Burro
- 4 gr di Uova di gallina - tuorlo
- 1 gr di Sale
- 1 gr di Pepe