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domenica 25 settembre 2011

MACEDONIA DI FRUTTA: ORIGINE DEL NOME E SAGRA

frutta di stagione
A volte si inizia a fare una cosa, anche semplice e questa può diventare spunto per ragionare di altre.

Ad esempio, oggi mi preparavo una macedonia con l'ultima frutta di stagione, avendo a disposizione pesche, pere, prugne, uva.
Solite operazioni, pulivo e tagliavo a pezzetti la frutta, partendo dalla frutta più consistente ed aggiungendo solo alla fine quella meno compatta. Finivo la preparazione con un po' di zucchero, limone ed infine un po' di vino nostrano, il sangiovese.

Macedonia
Mentre compivo queste operazioni, mi sono soffermata a pensare che qualche volta la macedonia viene chiamata "insalata di frutta".

Non ci avevo mai pensato, ma da dove deriva il nome "macedonia"?  In effetti con la frutta non sembra molto attinente.

Sono andata alla ricerca e ho trovato che il termine dovrebbe provenire dal francese "macédoine" che significa "miscuglio di cose diverse".

Spesso questo termine viene usato per indicare una insalata di frutti di mare ("macédoine de fruits de mer" ) o un miscuglio di frutta varia, tagliata a pezzi con aggiunta di succo di limone, zucchero ed eventualmente liquore.
Vino e macedonia

Il nome "maceidone" probabilmente prende spunto dalla Macedonia balcanica che, dopo le conquiste orientali di Alessandro Magno, fu popolata da genti diverse (Macedoni, Albanesi, Greci, Arumeni, - cioè neolatini dei balcani meridionali -, Serbi e Turchi).
Già nel 1771, L. de Bachaumont, fa riferimento al carattere composito dell’impero di Alessandro Magno definendo un libro, une macédoine littéraire («una macedonia letteraria»).

C'è un'altra ipotesi, molto meno probabile, che l’origine della parola sia da ricondurre al fatto che durante la preparazione della frutta venisse usato il macerone, una pianta dal sapore di sedano. Anche in questo caso comunque ritornerebbe in causa la Macedonia. Il nome macerone, infatti, viene da Macedonicum petroselinum, «prezzemolo di Macedonia».


Mentre cercavo l'origine del nome macedonia, scopro che, non molto distante da dove abito, esiste un paese che si chiama Final di Rero, 500 abitanti, in provincia di Ferrara in cui si organizza la Sagra della Macedonia.

SAGRA DI FINAL DI RERO
[sagradifinaldirero.it]

 
Sagra della macedonia

La sagra di Final di Rero (FE) è una festa molto allegra, che si svolge verso fine luglio e a cui partecipa attivamente tutto il paese; vi si respira un'aria di festa e divertimento.

A Final di Rero, frazione di Tresigallo, durante la sagra si prepara una enorme macedonia, tipica e famosa specialità preparata dalle donne del paese. Si svegliano alle 5 del mattino per la preparazione, caratterizzata dall’aggiunta di un segretissimo ingrediente che le conferisce un gusto particolare e che la rende popolare anche fuori dai confini provinciali.
Testo : le migliori offerte a Ferrara



 

domenica 18 settembre 2011

Maschera astringente ,"fai da te", all'uva.

Uva biaca e nera
EVVIVA LA STAGIONE DELL'UVA ..

.. sarebbe il caso di gridare e non solo per il buon vino e tutto il resto.

Per chi ha problemi di pelle è un'occasione da non perdere !!

L'uva, utilizzata nel suo stato più naturale, è infatti un'ottimo rimedio per la pelle mista e per quella grassa.

E' risaputo, infatti ,che il succo d'uva e la sua polpa possiedono un deciso effetto astringente e leggermente schiarente, se utilizzato sulla pelle.

La pelle mista è quel tipo di pelle che in alcune zone è normale e in altre un po' più grassa e lucida, come nella fronte, intorno ai lati del naso e del mento, spesso ricchi di punti neri.
Il succo d'uva applicato sul viso rappresenta una valida alternativa a costose maschere che spesso contengono sostanze, non propriamente amiche della pelle.
Non dobbiamo mai dimenticare che tante creme contengono, in diverse quantità e composizione, degli ingredienti necessari per la conservazione, la fragranza, la colorazione e la densità delle stesse.

Ma che tipo di uva si può usare ? 
Può andare bene tutta, anche se in genere viene preferita quella bianca.
L'uva rossa o nera va bene solo dopo aver appurato che il tipo specifico di uva che si vuole utilizzare non macchi la pelle. Alcune uve nere, infatti, possono lasciare degli aloni colorati.


Di seguito sono riportate alcune ricette che ognuno potrà scegliere a seconda dei gusti, della curiosità e dei componenti posseduti in casa. Per tutte e tre le ricette si consiglia di evitare la zona degli occhi e della bocca, durante l 'applicazione, mentre è possibile applicarle nella zona del collo.