Per chi soffre di problemi di ernia iatale, tale che non abbia bisogno di ricorrere a terapie chirurgiche, ci possono essere diverse terapie da seguire, sia per curare i sintomi dolorosi che per tenere sotto controllo la patologia.
Il rimedio più ovvio per chi ha problemi di sovrappeso, spesso causa dell'ernia, è quella di cercare di dimagrire e muoversi un po' di più.
Per questo è consigliato praticare un'attività sportiva con regolarità e camminare.
Opportuni esercizi di respirazione da eseguire in piedi, a gambe divaricate inspirando lentamente mentre si alzano le braccia, ed espirando pure lentamente facendo cadere lentamente le braccia possono aiutare ad agevolare il rientro dell’ernia nella sua sede.
Per lo stesso motivo è utile limitare la pressione addominale evitando vestiti stretti, attillati e limitando pasti e bevande.
I sintomi e la patologia di un'ernia iatale si controllano anche attraverso una corretta alimentazione. Da evitare i cibi acidi o che possono appesantire la digestione peggiorando la produzione di succhi gastrici.
Alcuni di questi cibi sono il pomodoro, la cioccolata, i latticini, le melanzane, i peperoni, aglio e cipolla crudi, menta, eucalipto, agrumi, bevande gasate, alcolici, caffè, tabacco e fumo. Anche la frutta a fine pasto, peggiora la digestione. Tisane o acqua calda possono essere bevute lontano dai pasti. I cibi cotti, le minestre e le zuppe sono più indicate rispetto ai cibi crudi.
Per attenuare le possibillità di rigurgiti acidi, bocca amara e patina linguale occorre fare piccoli e frequenti pasti, masticando molto lentamente.
La cura farmacologica consiste spesso nell'assunzione di medicine che inibiscono la pompa protonica (proteina integrale di membrana che permette lo spostamento di protoni attraverso le membrane delle cellule) allo scopo di ridurre la quantità di succhi gastrici prodotti. Queste medicine vengono associate, a volte, insieme a protettori gastrici e farmaci procinetici per per migliorare la digestione.
Questi farmaci vengono assunti quando la sintomatologia dolorosa è più forte o nei cambi di stagione, facendo sempre attenzione alla tipologia e quantità dei cibi introdotti con la dieta.
Si può ricorrere all'uso di citrati alcalini (di magnesio, potassio, ferro, manganese) per controllare l'acidità dei tessuti, e in particolare di quelli gastrici per migliorare la cura dell’esofagite e lo stato di infiammazione generale. Al posto dei citrati alcalini si può usare una radice giapponese, il kuzu, che è da sciogliere a piccole dosi in acqua.
Per proteggere la mucosa in caso di ulcere, dovute ad una possibile gastrite che può accompagnare l’ernia jatale, è possibile ricorrere a rimedi naturali come lo sciroppo di lumaca, reperibile nelle erboritesterie e negozi biologici. Maggiori consigli possono essere chiesti all'erborista o ad un naturopata su eventuali interazioni con farmaci.
Per portare sollievo alla gola, spesso interessata a reflussi acidi, o per la bocca amara, si possono fare sciaqui e gargarismi con acqua tiepida e bicarbonato di sodio.
Il rimedio più ovvio per chi ha problemi di sovrappeso, spesso causa dell'ernia, è quella di cercare di dimagrire e muoversi un po' di più.
Per questo è consigliato praticare un'attività sportiva con regolarità e camminare.
Opportuni esercizi di respirazione da eseguire in piedi, a gambe divaricate inspirando lentamente mentre si alzano le braccia, ed espirando pure lentamente facendo cadere lentamente le braccia possono aiutare ad agevolare il rientro dell’ernia nella sua sede.
Per lo stesso motivo è utile limitare la pressione addominale evitando vestiti stretti, attillati e limitando pasti e bevande.
I sintomi e la patologia di un'ernia iatale si controllano anche attraverso una corretta alimentazione. Da evitare i cibi acidi o che possono appesantire la digestione peggiorando la produzione di succhi gastrici.
Alcuni di questi cibi sono il pomodoro, la cioccolata, i latticini, le melanzane, i peperoni, aglio e cipolla crudi, menta, eucalipto, agrumi, bevande gasate, alcolici, caffè, tabacco e fumo. Anche la frutta a fine pasto, peggiora la digestione. Tisane o acqua calda possono essere bevute lontano dai pasti. I cibi cotti, le minestre e le zuppe sono più indicate rispetto ai cibi crudi.
Per attenuare le possibillità di rigurgiti acidi, bocca amara e patina linguale occorre fare piccoli e frequenti pasti, masticando molto lentamente.
La cura farmacologica consiste spesso nell'assunzione di medicine che inibiscono la pompa protonica (proteina integrale di membrana che permette lo spostamento di protoni attraverso le membrane delle cellule) allo scopo di ridurre la quantità di succhi gastrici prodotti. Queste medicine vengono associate, a volte, insieme a protettori gastrici e farmaci procinetici per per migliorare la digestione.
Questi farmaci vengono assunti quando la sintomatologia dolorosa è più forte o nei cambi di stagione, facendo sempre attenzione alla tipologia e quantità dei cibi introdotti con la dieta.
Si può ricorrere all'uso di citrati alcalini (di magnesio, potassio, ferro, manganese) per controllare l'acidità dei tessuti, e in particolare di quelli gastrici per migliorare la cura dell’esofagite e lo stato di infiammazione generale. Al posto dei citrati alcalini si può usare una radice giapponese, il kuzu, che è da sciogliere a piccole dosi in acqua.
Per proteggere la mucosa in caso di ulcere, dovute ad una possibile gastrite che può accompagnare l’ernia jatale, è possibile ricorrere a rimedi naturali come lo sciroppo di lumaca, reperibile nelle erboritesterie e negozi biologici. Maggiori consigli possono essere chiesti all'erborista o ad un naturopata su eventuali interazioni con farmaci.
Per portare sollievo alla gola, spesso interessata a reflussi acidi, o per la bocca amara, si possono fare sciaqui e gargarismi con acqua tiepida e bicarbonato di sodio.
Ho scoperto da poco che il mio piccolo (32 mesi) ha l'ernia inguinale e dobbiamo operarlo; che brutta cosa l'ernia!
RispondiEliminaMa povero piccino :-( Dovrà stare fermo per un po', organizzati con favole, carta e colori ..
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