venerdì 29 luglio 2016

Una vacanza a RODI, una delle più belle isole della Grecia


Rodi è la maggiore delle isole che compongono il Dodecaneso, un vero e proprio arcipelago composto da più di 160 isole, di cui 26 abitate e alcune molto note, ne è un esempio, oltre alla già citata Rodi, anche Kos.

Dodecaneso
Nel tempo le sono stati attribuiti nomignoli che ne hanno esaltato la bellezza: perla del Mar Egeosposa del sole (pare che qui splenda per circa 300 giorni all'anno), isola delle rose. ll nome d'origine greco “rhodon “ significa proprio rosa, uno dei due simboli dell'isola; l’altro è il cervo, animale che in antichità liberò l'isola dall'invasione dei serpenti.

Le acque trasparenti e il sole presente per quasi tutto l’anno fanno si che l'isola sia sempre affollata di turisti, pronti a godere di irripetibili scenari naturali, spettacoli culturali ma, anche, inclini a dedicarsi agli sport praticati nelle sue acque: sci d'acqua, surf, immersioni subacquee e molto altro. Tra le numerose città, la più grande e suggestiva è quella di Rodi, situata nella parte settentrionale dell'isola, è crocevia di culture che han lasciato traccia della loro presenza; qui in antichità passarono Micenei, Achei, Persiani, Ateniesi, i Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme e Italiani.
Durante il periodo delle due guerre mondiali Rodi apparteneva all'Italia, nel 1947 dovette cederla alla Grecia per risarcirla dell'invasione militare del 1941. La città dalle tipiche case bianche offre scorci affascinanti e suggestivi, resi indimenticabili dalla mescolanza di stili, dallo spaziare tra modernità e antichità, dal passeggiare tra la città vecchia e la città medievale dei Cavalieri Ospitalieri, contornata da alte mura e caratterizzata da palazzi e castelli di epoca bizantina.



I contrasti particolarmente accentuati spingono a voler approfondire i passaggi dei popoli nei secoli; impossibile non visitare la città vecchia con la sua l'Acropoli, il Tempio di Apollo, l'Odeon e il teatro all'aperto. Per un’esperienza culturale che si faccia ricordare per tutta la vita è d’obbligo la visita alla città medioevale, inserita di diritto nel Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Sarebbe un delitto perdere il Palazzo del gran Maestro con le sue torri imponenti e l'immenso cortile, il Palazzo dell'Armeria e la Via dei Cavalieri. Per ogni visitatore c’è qualche cosa che soddisfi la sete di cultura o semplice relax, le Chiese stupiscono con sorprese inimmaginabili, le piazze offrono spazio per rilassarsi, magari gustando un delizioso gelato, le Moschee di Solimano (in restauro) e del Pascià Rejep si lasciano sfiorare dagli sguardi dei turisti mentre, i 3 mulini a vento di origine bizantina, sorprendono per la loro conservazione e bellezza.



I più romantici non potranno perdersi uno dei tramonti più belli che si possano godere; basta percorrere le aree che si affacciano sul mare e fissare lo sguardo verso l’infinito per non voler più tornare a casa. Prima di abbandonare l’isola altre due tappe non possono mancare a un attento viaggiatore: Faliraki e Lindos. Faliraki, subito sotto Rodi, sul lato destro dell’isola, ospita il Water Park, il più grande parco acquatico d'Europa con scivoli, attrazioni, percorsi per ogni età, bar, ristoranti e locali; la cornice di questo luogo di divertimento è mozzafiato perché situato su un colle affacciato sul mare. 



 A Lindos, situato su un promontorio naturale con vista diretta sul Paradiso è possibile visitare una zona molto antica, caratterizzata dall’Acropoli sovrastata dal Castello; se rimane un po’ di tempo, di sicuro successo diventa una visita alla vicina isola di Symi, bella e fascinosa, conosciuta in passato come “l’isola delle spugne di mare”. Ristoranti (anche italiani) e bar non mancano perciò, non ci sarà difficoltà a trovare quello più adatto alle proprie esigenze; anche la notte Rodi continua a vivere tra discoteche, pub e un casinò.
Turistica, ricca di storia e divertimenti, Rodi è un’isola in cui svagarsi sognando tramonti, respirando l’aria del passato e contemporaneamente vivere la modernità.


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