venerdì 20 settembre 2013

Riciclo creativo delle bottiglie di plastica

Plastiki

Il riciclo della plastica è essenziale per dare vita a nuovi oggetti, essere green ed ecofrilendly; la raccolta differenziata permette di riunire molti oggetti e rilavorarli per dar vita a maglioni, imbottiture, sedie, panche, giochi e molto altro.

Quando si parla di oggetti in plastica si indicano genericamente alcune categorie specifiche con una sigla ben definita, spesso indicata sul contenitore stesso:




PE (polietilene): pellicole, sacchetti, flaconi, film
PP (polipropilene): contenitori, oggetti e mobili d’arredo, alcuni flaconi, tubi, siringhe
PVC (cloruro di polivinile): tubi, film, vaschette delle uova, profili di porte e finestre
PET (polietilentereftalato): bottiglie, fibre, tessuti
PS (polistirene): posate, piatti, bicchieri

Negli anni il recupero e riciclo della plastica è andato sempre più aumentando, soprattutto nell’ultimo anno, con la possibilità di unire alla raccolta differenziata della plastica anche piatti e bicchieri; ciò ha impattato positivamente sull’ambiente e consentito di incrementare la produzione di suppellettili risultanti dal processo di rilavorazione.

Secondo i dati del Corepla, dal 2003 al 2012 sono 4,9 milioni di tonnellate gli imballaggi sottratti alle discariche e 6,8 milioni di tonnellate di emissioni evitate grazie a ogni italiano che ha raccolto l’equivalente di 36 maglie da calcio. Già, perché per realizzare una maglia da calcio sono necessarie 13 bottiglie di plastica.

Molti sono gli oggetti prodotti dal riciclo, spesso neppure ce ne rendiamo conto ma ciò che si maneggia è il risultato di un lungo processo che, partendo da qualche cosa che non serve più, dà la vita ad altro, a volte più utile; sembrerebbe impensabile eppure molte parti di scooter e motorini (portatarga, fiancate, parafango, vano sottosella) sono il risultato del riciclaggio.

Le cassette di plastica che spesso si utilizzano per il trasporto di ortaggi, gli oggetti di design, gli occhiali, i tubi per irrigare, i secchi, le imbottiture dei sedili per auto, le shopper, sono solo alcuni esempi di quel che si può ottenere; a questi si devono affiancare anche capi d’abbigliamento e trapuntine che durante le fredde serate invernali aiutano a tenerci al caldo.

EPRO ha spronato designer e produttori, attraverso un concorso, a dar vita a nuovi prodotti derivanti dalla plastica riciclata, cercando di far prendere coscienza dell’importanza dell’argomento; nel 2010, ad accaparrarsi il titolo de “Il miglior prodotto riciclato” è stata Tefal con “Enjoy kitchen tools”, accessori da cucina pratici e funzionali.

Anche in casa le bottiglie in plastica possono trovare nuova vita e trasformarsi, per esempio, in portapenne o vasetti per piantine; in entrambi casi è necessario tagliare la parte superiore poi, spennellare i lati con della colla e, partendo dal basso, arrotolare della corda fino alla parte superiore. L’ideale, in questi casi è utilizzare flaconi con il fondo piatto, per non far notare la presenza della plastica ma, a colpo d’occhio vedere solo un portapenne fatto in pesante corda; nel caso in cui si volesse invece utilizzare come vasetto, è bene praticare alcuni fori sulla parte inferiore, in modo da far defluire l’acqua quando si annaffia.

Con bottiglie colorate è possibile realizzare piccoli contenitori richiudibili, è sufficiente tagliarne il fondo da due dello stesso diametro quindi, incollare (o cucire, a seconda della manualità) una lampo in modo che un lato combaci con un fondo e l’altro lato combaci con l’altro. Una volta asciugata la colla, la lampo si potrà aprire e chiudere, permettendo di utilizzare la plastica riciclata come fosse una nuova scatolina o un portamonete originale.

Con l’arrivo del Natale, si possono realizzare delle decorazioni per l’albero semplicemente tagliando la parte inferiore della bottiglia in modo che il pezzo ricavato somigli a un fiore o un fiocco di neve poi, con della tempera tratteggiare il suo interno in modo che risalti e acquisti realmente l’aspetto di un fiocco. Praticare poi un piccolo foro su uno dei lati, inserire una cordicella e appendere.

C’è chi però è andato oltre e alcuni anni fa ha realizzato un catamarano (il Plastiki) con 12500 bottiglie di plastica recuperate dal mare e per 4 mesi ha navigato sensibilizzando sugli effetti dell’inquinamento marino dovuto proprio a materiali plastici abbandonati in acqua.

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