giovedì 18 luglio 2013

Disintossicarsi e abbassare colesterolo cattivo con il carciofo


Il carciofo (Cynara scolymus), pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, viene utilizzato non solo a scopo culinario ma anche medicinale.

Mentre in tutta Italia la sagra del carciofo, in qualsiasi luogo si tenga, raduna amanti di questo ortaggio, non tutti sanno che vanta proprietà curative di tutto rispetto, in particolare è utilizzato per il suo potere disintossicante, depurativo e come rimedio naturale contro il colesterolo “cattivo”.

Di lui si utilizzano foglie e radici per regolarizzare le funzioni epatiche, contrastare i calcoli biliari e le ipertrigliceridemie, eliminare le tossine accumulate in seguito a un’alimentazione squilibrata, eccessi alimentari o alcoolici; in particolare il carciofo vanta proprietà depurative, ipeocolesterolemizzanti, coleretiche, protettrici (e curative) del fegato.




Tutto ciò è reso possibile dai suoi costituenti; non contiene solo potassio, sodio, ferro, calcio e vitamine (A, B1, B3, C) ma flavonoidi, inulina, fibre e cinarina. Quest’ultima, in particolare, viene associata alla “lotta” al colesterolo e al mantenimento del fegato in condizioni ottimali poiché si suppone abbia effetti ipeocolesterolemizzanti, colagoghi e coleretici, ovvero che stimolino la secrezione e il deflusso della bile.

Per godere dei benefici del carciofo è necessario non solo consumarlo come alimento, sia crudo, che dopo averlo sottoposto a un trattamento di cottura e inserito all’interno delle ricette preferite ma, deve essere assunto anche sotto altre forme: tisana, succo, infuso, tintura madre.

Il decotto a base di carciofo, preparato facendo bollire le radici in un litro d’acqua per alcuni minuti, filtrato e addolcito è un metodo classico per depurare l’organismo stimolando la diuresi ed espellendo così le tossine; anche una tisana, da sorbire più volte al giorno si rivela utile per raggiungere lo stesso risultato.

Con questa depurazione si otterranno benefici “secondari”, un miglioramento dello stato generale dell’organismo permette infatti di contrastare tutti quei sintomi (sfoghi, gonfiori...) dovuti a un generale stato di intossicazione dovuto alle tossine.

Le foglie sono invece perfette per preparare un decotto che aiuti ad abbassare il livelli di colesterolo: far bollire per 15 minuti 20 grammi in 100 cl d’acqua, filtrare e dolcificare. L’ideale sarebbe berne più tazze al giorno.

Il carciofo deve però essere evitato in caso di calcoli alle vie biliari.

7 commenti:

  1. Ma guarda che bel blog interessante , sono figlia di un medico e non conosco quasi nulla di importante..
    Ma come si sa i calzolai hanno le scarpe rotte!!!
    Mi iscrivo subito ..desideri ricambiare? Ne sarei molto felice!
    Grazie...http://rockmusicspace.blogspot.it/

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  2. Ciao Nella, ho aderito volentieri al tuo invito... ed in bocca al lupo per il tuo ginocchio! :-)

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    1. Grazie Lavia cara e ancora grazie di cuore per l'iscrizione!!:::)))

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  3. Io vorrei sapere se per il decotto delle foglie di carciofo si possono utilizzare le foglie fresche o rigorosamente secche

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    1. Io invece mi chiedevo, cosa si intende per foglie di carciofo? Parliamo delle foglie carnose del frutto oppure le foglie sottili e lunghe che crescono sulla pianta? Grazie mille

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    2. Si usano le foglie sottili e lunghe farli essiccare per preparare la tisana

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  4. anche io vorrei sapere se posso usare le foglie fresche...

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