mercoledì 23 maggio 2012

Il fiore della permacultura

Permacultura

La parole permacultura (inizialmente permacoltura, dall'inglese permanent agriculturecioè agricoltura permanente ed evolutasi poi in permacultura, da permanent culture, cioè cultura permanente) è nata a metà degli anni '70 per descrivere un sistema integrato ed evolutivo di specie vegetali ed animali perenne o auto-perpetuante, ed utile all’uomo. Si trattava quindi di un modello di agricoltura sostenibile sviluppato in Australia da Bill Mollison e David Holmgren .
La permacultura insegna a progettare insediamenti umani che imitano gli ecosistemi naturali
Progettare in permacultura significa creare sistemi produttivi che durino nel tempo, che siano sostenibili, equilibrati e stabili; ovvero in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energiaLa permacultura non è orientata al profitto. I fondamenti etici della permacultura sono:
  • prendersi cura della terra;
  • prendersi cura della gente;
  • condividere le risorse.

La permacultura si basa sull'idea che applicando i principi e le strategie ecologiche si può ripristinare l'equilibrio di quei sistemi che sono alla base della vita. È una pratica integrata di progettazione e conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che dà come risultato un ambiente sostenibile, stabile, duraturo, equilibrato ed estetico. Utilizza il territorio imitando i legami e le relazioni che si ritrovano in natura al fine di avere abbondanza di alimenti, fibre ed energia per coprire le esigenze locali. Dal movimento della Permacultura inglese, e più precisamente da Rob Hopkins, nasce l'idea delle transition towns (città di transizione).

A partire dall’etica e dai principi centrati sul tema fondamentale della gestione della terra e della natura, la permacultura grazie all’applicazione progressiva dei suoi principi si sta evolvendo verso l’integrazione dei sette domini necessari per sostenere l’umanità nel corso della discesa energetica. 
Una definizione più corrente di permacultura, che riflette l’allargamento del suo focus, è “terreni progettati coscientemente in modo da riprodurre gli schemi e le relazioni presenti in natura, in grado di produrre abbondanza di cibo, fibre ed energia al fine di provvedere ai bisogni locali”. Le persone, i loro edifici ed il modo in cui organizzano se stessi sono centrali nella permacultura. Perciò la visione della permacultura di una agricoltura permanente o sostenibile si è evoluta in una cultura permanente o sostenibile. 



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